L’uso degli smartphone deve essere urgentemente regolamentato nei nostri bambini e nei nostri ragazzi. Innumerevoli studi scientifici dimostrano gli effetti negativi che questa tecnologia ha sullo sviluppo psicofisico, sull’intelligenza sociale e sull’empatia. L’infanzia e l’adolescenza sono un periodo fondamentale che getta le basi del futuro di ogni persona, ed esse non vanno sprecate davanti a uno schermo di un telefonino o di un tablet! L’infanzia e l’adolescenza sono una palestra per la vita adulta, i bambini e i ragazzi devono imparare a stare con gli altri, a parlare con gli altri, a esprimersi, a condividere e a sperimentare il tutto in un mondo reale e non in un mondo immaginario.
Una parte del grande disagio della società che vediamo oggi è da imputarsi alle difficoltà di gestire i propri sentimenti e di relazionarsi correttamente con gli altri. Lo sviluppo digitale è stato così veloce da sfuggire al controllo del legislatore e delle famiglie e questo sta sicuramente peggiorando il tutto. Un uso libero dello smartphone in bambini e ragazzi non ancora maturi porta inoltre a comportamenti devianti e pericolosi (esempio cyberbullismo) per loro e per l’intera società.
Questa iniziativa è assolutamente necessaria, fondamentale e urgente onde riportare i giusti valori e l’indispensabile controllo. Dobbiamo evitare effetti deleteri, che noi medici insieme agli psicologi constatiamo già oggi e che possono solo accentuarsi nei prossimi anni.
È quindi ora che lo Stato agisca subito, e metta delle regole chiare che devono essere seguite. “Smartphone: a scuola no!” è un’iniziativa essenziale e intelligente per il bene dei nostri giovani e per il futuro di tutta la società!